Erschütternder Bericht und Ankündigung eines Streiks aus einer Isolationszelle im Knasts von Palermo, Italien (eng/it)
Der Text ist auch zu finden auf: https://malacoda.noblogs.org/post/2020/05/15/dalla-sezione-di-isolamento-sud-del-carcere-pagliarelli-di-palermo/
Palermo, Italy: From the South isolation section of the Pagliarelli prison in Palermo
We are two prisoners who have been thrown into the isolation section “South” of the Pagliarelli prison (in Palermo) without any judicial measure to justify it. We are Carmine Lanzetta (AS3 [detained in “High Surveillance 3” circuit]) from January in total continuous isolation started with the disciplinary isolation for 10 days that still continues, and Davide Delogu, Sardinian anarchist, from February in continuous isolation for reasons of order and security for which we should not do more than 15 days, held hostage with the revenge of total isolation.
Both of us do not bow to the annihilation in which our torturers would have us and fight against the hellish misery of this infamous section to be closed, with the consequent transfer. In half of the section there are the two of us in cells with nothing inside, far from each other. In the other half they put the prisoners in precautionary quarantine and we all use the same shower and the same phone. So we became their guinea pigs. Someone even before us tried to make a complaint to the prosecutor and complain to the magistrate, but these instances are blocked or made to disappear. There is no response to our lawyers’ complaint send via PEC e-mail either; prison administration taking advantage of the emergency of Covid-19 so the lawyers can’t enter the prison to visit us. We are in a section of isolation that had been abolished since 2000 because of the inhumanity embodied there and which is still being put in place. The cells have nothing inside, are deprived of everything: TV, radio, bathroom door, window, rags, brooms and cleaning sticks, hot water with a mini sink always plugged, a walking space that is a cubicle without a bathroom, but there’s no shortage of excrement of any kind, something we don’t dwell on. They inflict all kinds of abuse without being able to subjugate us, however, does not change the antiphon. Those who hold power in this prison are dangerous people, starting with commander Rizzo who feels omnipotent and all the hierarchs who continue with their harassment, like the deputy director who inflicts disciplinary isolation with natural ease, even though he knows in what non-human conditions he leads people. And the director Francesca Vezzana is co-responsible for all this. All this must end and we demand the closure of this section of isolation “South” and our transfer to another prison.
Therefore, from today, May 14th, 2020, we begin the food strike, refusing to go to the cubicles and unworthy walking spaces, trying to beat the bars every day for 20-30 minutes.
Let’s start the strike permanently, for now let’s avoid the hunger and thirst strike in order to keep us strong for when we will lead more incisive forms of struggle, since by limiting ourselves to these we won’t go very far, so that we can face the squadrette [groups of guards specialized in beating and massacre prisoners] that abound here, to get what we want until the end.
Updates will follow.
Prisoners of isolation section “South”, Pagliarelli prison, Palermo
Carmine Lanzetta
Davide Delogu
Dalla sezione di isolamento Sud del carcere Pagliarelli di Palermo
Noi siamo due detenuti da mesi buttati in una sezione di isolamento “Sud” della Casa Circondariale Pagliarelli (Palermo) senza nessun provvedimento giudiziario che lo giustifichi. Carmine Lanzetta (AS3) da gennaio in isolamento continuo totale iniziato con l’isolamento disciplinare per 10 giorni che tutt’ora continua. Davide Delogu, anarchico sardo, da febbraio in isolamento continuo per motivi di ordine e sicurezza per cui non si dovrebbero fare oltre i 15 giorni, viene trattenuto in ostaggio dalla vendetta dell’isolamento bianco.
Tutti e due non ci pieghiamo all’annientamento con cui ci vorrebbero i nostri aguzzini e lottiamo affinché questa miseria infernale di questa sezione infame venga chiusa con il conseguente trasferimento. In una metà della sezione ci siamo noi due in celle senza nulla, distanti l’uno dall’altro. Nell’altra metà vengono messi i detenuti in quarantena precauzionale e tutti quanti usiamo l’unica stessa doccia e telefono. Siamo diventati perciò le loro cavie. Qualcuno anche prima di noi ha cercato di fare denuncia in procura e reclamo al magistrato, ma vengono bloccate o fatte sparire. Questi non rispondono neanche alla PEC di denuncia dei nostri avvocati, approfittando dell’emergenza del Covid per cui non possono entrare in prigione per farci visita. Siamo in una sezione di isolamento che era stata abolità già dal 2000 per la disumanità ivi incarnata e che ancora pongono in essere. Le celle non hanno niente, prive di tutto: TV, radio, porta del bagno, finestra, stracci, scope e bastoni per pulire, l’acqua calda con un mini lavandino sempre tappato, un passeggio cubicolo privo di bagno, ma non di escrementi di ogni tipo su cui non ci dilinguiamo oltre. Ci fanno abusi di ogni tipo senza mai farci sottomettere, ma non cambia comunque l’antifona. Chi detiene il potere di questo carcere sono persone pericolose a cominciare dal Comandante Rizzo che si sente onnipotente e da tutti i gerarchi che continuano a infierire, come il vice-direttore che infligge con naturale facilità isolamento disciplinare pur sapendo in quali condizioni non umane li sbatte dentro. E la direttrice Francesca Vezzana è corresponsabile di tutto ciò. Tutto questo deve finire e pretendiamo la chiusura di questa sezione di isolamento “Sud” e nostro trasferimento in altro carcere.
Perciò da oggi, 14 maggio 2020, iniziamo lo sciopero del vitto, rifiuto di recarci nei cubicoli e passeggi indegni e inventandoci come fare battitura ogni giorno per 20-30 minuti.
Iniziamo in via permanente lo sciopero, per ora evitiamo lo sciopero della fame e della sete per tenerci in forza quando faremo forme di lotta più incesive, dato che non andremo molto lontano limitandoci a queste, così da affrontare le squadrette che qui abbondano, per ottenere quello che vogliamo fino alla fine.
Seguiranno aggiornamenti.
Prigionieri isolamento “Sud”, Casa Circondariale Pagliarelli (Palermo)
Carmine Lanzetta
Davide Delogu